i) rechi l’apposizione del visto di conformità, di cui all’art. 35 co. 1 lett. a) del DLgs. 9.7.97 n. 241 (c.d. “visto leggero”), da parte di un soggetto abilitato (es. dottore commercialista);
ii) oppure la sottoscrizione del soggetto cui è demandato il controllo contabile di cui all’art. 2409-bis c.c.
Possono rilasciare il visto di conformità sulla dichiarazione IVA:
i) gli iscritti nell'Albo dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili o in quello dei consulenti del lavoro, abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni;
ii) i soggetti iscritti alla data del 30.9.93 nei ruoli dei periti ed esperti tenuti dalle Camere di commercio per la sub categoria tributi, in possesso della laurea in giurisprudenza o economia, o equipollenti, ovvero del diploma di ragioneria, abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni;
iii) i responsabili dell'assistenza fiscale dei CAF-imprese.
Le verifiche necessarie per l’apposizione del visto di conformità, se pur formali e non di merito, richiedono comunque la necessità di mantenere traccia dei controlli eseguiti, per poter dimostrare in caso di verifica, le operazioni effettivamente compiute.
Ai fini del rilascio del visto di conformità, si deve verificare tra l’altro, la corrispondenza, con i dati risultanti dalla documentazione contabile, ovvero la sussistenza di una delle fattispecie che, in linea generale, sono idonee a generare il credito IVA:
i) presenza prevalente di operazioni attive soggette ad aliquote più basse rispetto a quelle gravanti sugli acquisti e sulle importazioni;
ii) presenza di operazioni non imponibili;
iii) presenza di operazioni di acquisto o importazione di beni ammortizzabili;
iv) presenza di operazioni non soggette all'imposta;
v) operazioni non imponibili effettuate da produttori agricoli.
Il nostro studio è a vostra disposizione per il rilascio del Visto di Conformità.
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