Gentile lettore, con la presente desideriamo
informarLa che, con il DL n. 124 del 27.10.2019, il legislatore ha introdotto numerose
novità di carattere fiscale, con particolare riferimento alla repressione
e alla prevenzione dei fenomeni di evasione fiscale.
Sono stati introdotti,
quindi, vincoli a numerosi istituti ad oggi applicabili e un generale
inasprimento delle sanzioni penali.
Tra le varie modifiche apportate, segnaliamo, in particolare, le seguenti:
i)
viene disciplinata la graduale riduzione
della soglia per i trasferimenti di denaro contante;
ii) viene
prevista la riduzione della soglia di
rilevanza penale dei reati fiscali, con contestuale inasprimento delle pene fino a 8 anni;
iii) viene
regolamentato, con l’introduzione di un esplicito divieto, il fenomeno della compensazione
tramite accollo dei debito altrui;
iv) viene bloccata la compensazione dei crediti fiscali in caso di cessazione
della partita IVA o sua esclusione dall’elenco dei soggetti che effettuano
operazioni INTRAUE;
v) viene introdotto, ai fini della compensazione di crediti per importi
superiori a 5.000 euro annui il requisito della previa presentazione della
dichiarazione annuale o dell’istanza da cui emerge il credito;
vi)
viene introdotta una nuova disciplina
della responsabilità solidale negli appalti, con un sistema che prevede il blocco dei pagamenti nel caso in cui
appaltatrici, affidatarie e subappaltatrici non consegnino al committente la
riserva per il pagamento di detti importi (il committente dovrà di fatto
sostituirsi agli altri soggetti nel pagamento delle ritenute, salvo eccezioni);
vii) viene ampliato il sistema di
reverse charge alle prestazioni di servizi effettuate tramite contratti di
appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali
comunque denominati caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera presso
le sedi di attività del committente con l’utilizzo di beni strumentali di
proprietà di quest’ultimo o ad esso riconducibili in qualunque forma;
viii)
viene previsto un credito d’imposta pari
al 30% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate tramite carte
di credito, di debito o prepagate a
favore degli esercenti attività di impresa o di lavoro autonomo a condizione
che i ricavi ed i compensi relativi all’anno precedente non siano superiori a
400.000 euro.
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