Estensione dell’ambito applicativo dello “split payment”


Gentile lettore, con la presente desideriamo informarla che l'art. 1 del DL 24.4.2017, n. 50, convertito dalla Legge 21.6.2017, n. 96, ha modificato l'art. 17-ter del DPR 26.10.1972, n. 633, relativo alla disciplina della “scissione dei pagamenti”, che prescrive un particolare meccanismo di versamento dell’imposta sul valore aggiunto, circoscritto alle operazioni effettuate nei confronti delle Amministrazioni Pubbliche: l’imposta è addebitata in fattura dal fornitore, ma è versata dall’ente pubblico cessionario o committente.
 Le principali novità riguardano l’ambito applicativo, esteso, tra l’altro, anche alle prestazioni di servizi assoggettate all’applicazione della ritenuta fiscale.
 In sede di conversione, è stato altresì stabilito che le Amministrazioni Pubbliche cessionarie o committenti sono tenute a rilasciare, su richiesta dei propri cedenti o prestatori, un documento attestante la loro riconducibilità a soggetti per i quali si applica l’art. 17-ter del DPR 633/1972: i cedenti o prestatori in possesso di questa attestazione sono, pertanto, tenuti ad osservare la disciplina dello “split payment”
Queste modifiche si applicano alle operazioni per le quali è stata emessa fattura a partire dall’1.7.2017. 
A seguito delle novità del DL 50/2017 convertito, con il DM 27.6.2017 (pubblicato sulla G.U. 30.6.2017 n. 151) è stata aggiornata la disciplina attuativa dello split payment, apportando modifiche ed integrazioni al precedente DM 23.1.2015. 

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