Gentile cliente, con la presente desideriamo
informarla che il CNDCEC, nel vademecum
sull’utilizzo della PEC (posta elettronica certificata), ha approfondito anche il suo funzionamento, soffermandosi, in
particolare, sugli aspetti operativi
relativi all’invio di un messaggio da una casella ad un’altra. Più nello
specifico, il CNDCEC ha esaminato le modalità dell’invio di un messaggio nelle seguenti tre ipotesi:
i) da una casella PEC ad un’altra casella PEC;
ii) da una casella PEC ad una casella di posta elettronica ordinaria;
iii) da una casella di posta elettronica ordinaria ad una casella PEC.
Si ricorda che, quanto agli effetti, solo la PEC attribuisce al messaggio trasmesso il valore legale della raccomandata con avviso di ricevimento, in quanto è idonea ad attestare l’invio e l’avvenuta consegna di un messaggio di posta elettronica e fornire ricevute opponibili ai terzi.
La trasmissione, se effettuata in conformità al DPR 68/2005 e alle Regole tecniche di riferimento, consente di opporre ai terzi la data e l’ora di trasmissione e di ricezione del documento.
Per quanto concerne, invece, le modalità di conservazione della PEC, vengono riportate, sempre nel contesto del citato vademecum, le seguenti pratiche non corrette:
i) archiviazione semplice delle PEC nel proprio computer o server, non essendo garantito il loro valore legale;
ii) stampa su carta e archiviazione fisica del documento, non essendo garantita la conformità all’originale informatico.
i) da una casella PEC ad un’altra casella PEC;
ii) da una casella PEC ad una casella di posta elettronica ordinaria;
iii) da una casella di posta elettronica ordinaria ad una casella PEC.
Si ricorda che, quanto agli effetti, solo la PEC attribuisce al messaggio trasmesso il valore legale della raccomandata con avviso di ricevimento, in quanto è idonea ad attestare l’invio e l’avvenuta consegna di un messaggio di posta elettronica e fornire ricevute opponibili ai terzi.
La trasmissione, se effettuata in conformità al DPR 68/2005 e alle Regole tecniche di riferimento, consente di opporre ai terzi la data e l’ora di trasmissione e di ricezione del documento.
Per quanto concerne, invece, le modalità di conservazione della PEC, vengono riportate, sempre nel contesto del citato vademecum, le seguenti pratiche non corrette:
i) archiviazione semplice delle PEC nel proprio computer o server, non essendo garantito il loro valore legale;
ii) stampa su carta e archiviazione fisica del documento, non essendo garantita la conformità all’originale informatico.
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