Gentile lettore, con la presente desideriamo informarLa che nel nostro ordinamento
sono contemplate varie tipologie di
ispezione:
i) verifiche di
iniziativa programmata, organizzate dalla Direzione Territoriale del
Lavoro;
ii) accertamenti su richiesta
di intervento;
iii) accertamenti
di vigilanza a vista, nel caso in cui non sia possibile verificare a
priori il soggetto destinatario dell’accertamento;
iv) accesso breve, finalizzato alla
sola verifica di personale in nero rispetto a quello dichiarato. Le
attività di verifica sono anticipate
da una prima fase propedeutica di pianificazione, che consiste in un
primo sopralluogo sull’attività
oggetto della verifica, o nella ricerca
di dati e informazioni quali l’attività svolta, il CCNL applicato, la
situazione contributiva e assicurativa e altro ancora.
Il personale
ispettivo, al momento dell’accesso sul luogo di lavoro, ferma restando la
necessità di non vanificare l’effetto sorpresa, ha l’obbligo di qualificarsi ed esibire la tessera di riconoscimento
rilasciata dall’Amministrazione.
Nel corso delle varie fasi
dell’accertamento e alla fine delle indagini, l’ispettore è tenuto a formalizzare i risultati
dell’attività svolta, attraverso apposita verbalizzazione.
Qualora alla
contestazione dell’illecito amministrativo non sia seguita l’estinzione delle
stesse secondo i termini e le modalità previste dalla legge, il personale ispettivo è tenuto a
redigere un rapporto sanzionatorio con il quale si conclude la fase del
procedimento ispettivo.
L’ordinanza di ingiunzione rappresenta il provvedimento che conclude il
procedimento di applicazione della sanzione amministrativa iniziato con il
verbale unico di accertamento e notificazione dell’illecito amministrativo
accertato nel corso dell’ispezione.
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