FATTURA alla mano

Dal 6 giugno 2014, tutte le Pubbliche  Amministrazioni Centrali sono tenute per legge a ricevere fatture solo ed esclusivamente in formato elettronico ed a partire dal mese di aprile 2015 l’obbligo sarà esteso a tutte le Pubbliche Amministrazioni .

In pratica, dallo scorso 6 giugno, il fornitore di cancelleria di un Istituto scolastico statale,

per ricevere il compenso relativo alla prestazione erogata, dovrà obbligatoriamente emettere
fattura in formato elettronico.

La stessa disposizione si applicherà, dal 31 marzo 2015, ai restanti enti nazionali e alle amministrazioni locali, come ad esempio Comuni, Ausl e Università.
Inoltre, a partire dai tre mesi successivi a queste date, le PA non potranno procedere al pagamento, neppure parziale, fino all'invio del documento in forma elettronica.

 La fattura elettronica deve avere il formato di file "xml" e un contenuto di informazioni minimo
obbligatorio, riferito sia ai consueti elementi rilevanti ai fini fiscali (per ricordarne solo alcuni:
intestazione Fornitore , denominazione cliente, data emissione, numerazione, etc.) sia a
specifici dati (come previsti dalla norma, ad es. codici identificativi di ciascuna PA prodotti in
automatico dal sistema) necessari a soddisfare le esigenze di trasmissione e dematerializzazione
(ossia invio e archiviazione digitale).
Il file così ottenuto deve essere firmato digitalmente, al fine di garantirne l'autenticità dell'origine e
l'integrità del contenuto, quindi può essere trasmesso al Sistema di Interscambio che, come detto,
provvederà ad inoltrarlo all'Amministrazione competente.
Questo in estrema sintesi il ciclo operativo previsto per l'emissione della fattura elettronica,
in apparenza semplice e di immediato approccio, ma che nasconde riflessi pratici non proprio
trascurabili per l'imprenditore chiamato a utilizzarlo.


Il Fornitore della P.A. ha sostanzialmente a disposizione due opportunità:

1. avventurarsi in un complicato "fai da te" e quindi provvedere personalmente ai singoli adempimenti del ciclo operativo;
2. affidarsi a un servizio "chiavi in mano", ormai facilmente reperibile online a costi anche contenuti.



La prima soluzione prevede che l'imprenditore debba dotarsi autonomamente di:
• un apposito software per la formazione del documento nel formato "xml" previsto dalla legge (all'indirizzo www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/it/index.htm è disponibile una piattaforma gratuita alla quale è necessario accreditarsi, che consente anche di effettuare delle simulazioni del processo di fatturazione);
• un dispositivo di firma digitale, acquistabile presso la camera di commercio oppure online da uno dei tanti fornitori accreditati (mediamente al costo di circa 25,00 euro);
• una casella di posta elettronica certificata (PEC), ormai divenuta obbligatoria per tutti gli imprenditori iscritti al registro imprese e per tutti i professionisti iscritti ad un Albo professionale;
• un sistema di archiviazione sostitutiva, che consente la conservazione a norma di legge dei documenti prodotti in formato digitale.
Su quest'ultimo elemento è necessario spendere qualche parola di approfondimento, perché il Codice dell'Amministrazione Digitale prevede la conservazione sostitutiva obbligatoria per tutti i documenti emessi in formato elettronico (nel nostro caso le fatture).
In altri termini, dopo aver trasmesso la fattura elettronica all'amministrazione competente con le modalità appena illustrate, non è possibile stamparla semplicemente su carta e archiviarla insieme a tutte le altre, perché tale documento deve essere necessariamente conservato secondo precise regole e modalità, disponibili solo previa adesione a specifici servizi a pagamento offerti dai cosiddetti "Conservatori accreditati".
Quanto alla seconda soluzione  il sistema delle Camere di Commercio Italiane  ha rilasciato, in modalità GRATUITA per tutte le imprese obbligate al nuovo adempimento, il Software di FATTURAZIONE ELETTRONICA INFOCAMERE, con cui si potrà produrre, inviare ed archiviare le fatture da emettere verso la Pubblica Amministrazione.
E’ infatti attivo il nuovo Software di Fatturazione Elettronica che potrà essere utilizzato accedendo al portale  https://fattura-pa.infocamere.it/fpmi/service  con il quale gestire (gratuitamente) fino ad un numero massimo di 24 fatture elettroniche all’anno.
E’ importante sapere che per accedere al “portale INFOCAMERE” occorre procedere alla autenticazione della Ditta emittente, tramite Carta CSN (Carta Nazionale Servizi) che viene rilasciata (a pagamento) dagli sportelli della CCIAA; si segnala, inoltre, che il PC utilizzato per l’accesso dovrà essere dotato di tutti quei software necessari per gestire l’autenticazione tramite la Carta CNS e la Firma Digitale da apporre sulla fattura elettronica prima della spedizione, il Sistema Camerale, si occuerà poi dell'invio e della relativa conservazione a norma di Legge.
Il serevizio INFOCERT è gratuito sino a 24 fatture annue, mentre per chi ne emette di più il costo annuale è di €. 135,00.



Nella consapevolezza che i servizi offerti sul web e sopra meglio descritti necessitano di conoscenze informatiche che vanno ben al di là delle normali capacità dei piccoli imprenditori e professionisti lo Studio Aleotti, ha ritenuto indispensabile mettere a disposizione della propria clientela un servizio di Fatturazione Elettronica "ALLA MANO", accessibile a tutti partendo dalla "tradizionale" fattura cartacea. Il servizio prevede, sulla base delle indicazioni fornite dal cliente (ordinaria fattura cartacea), la gestione diretta in capo allo Studio Aleotti, della Fattura elettronica secondo il formato legale richiesto, all'invio attraverso il circuito Sdl, fino all' archiviazione e conservazione come da normativa.
Il costo del servizio è calcolato in base al numero delle fatture emesse.
Per informazioni e preventivi  sul servizio  Fatturazione Elettronica "ALLA MANO" potete contattarci  qui.     www.studioaleotti.com



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